Terapia Mindufulness

mindfulnessLa definizione più “semplicistica” di Mindfulness è avere una mente amica; infatti, alcuni dogmi delle dottrine meditative orientali sostengono che la mente può essere paragonata ad una scatola vuota, altresì i pensieri e l’emozioni sono i suoi contenuti, perciò sta a noi imparare a scegliere di riempirla con pensieri ed emozioni che ci fanno stare bene, abbandonando viceversa quelli negativi.

Definizioni più “classiche” sono la capacità di assumere un atteggiamento mentale positivo improntato alla consapevolezza, all’attenzione e alla sospensione del giudizio nei confronti degli eventi di cui si è fatta o si sta facendo esperienza o la capacità della mente di osservare le cose così come sono, senza critiche o giudizi o, ancora, la capacità di “prendere coscienza” e vivere in armonia con se stessi e il mondo intero, apprezzando la pienezza di ciascun momento della nostra vita.

Ma a che serve la Mindfulness?

mindfulness2Innanzitutto, la Mindfulness aiuta a conoscere meglio il nostro corpo, ascoltandolo attentamente e coltivando le nostre risorse interne, incrementa la capacità di padroneggiare le situazioni difficili della vita, di gestire lo stress e i conflitti, nonché allena la mente a sostituire le emozioni distruttive con modi di essere più costruttivi, privilegiando sentiementi di compassione, amore e saggezza.

mindfulness3La Mindfulness all’interno della terapia cognitiva comportamentale è la MBCT (Mindfulness based Cognitive Therapy; Segal, Williams Teasdale; 2002), la quale pone alla base del proprio modello la conoscenza di se stessi e la consapevolezza meditativa, integra strumenti di terapia cognitiva con la pratica e l’applicazione clinica della meditazione basata sulla Mindfulness, si propone di rendere consapevoli le persone degli stati mentali che spesso caratterizzano i propri disturbi e di aiutarle a sviluppare un nuovo modo di relazionarsi con la propria esperienza interna (pensieri, emozioni e sensazioni), nonché vede i pensieri come eventi mentali, indipendentemente dal loro contenuto e dalla loro carica emotiva; nello specifico, non bisogna mettere tali pensieri in discussione, fissarli o cambiarli, ma esserne consapevoli, sviluppando un atteggiamento attento e accettante, e, successivamente, grazie alla tecnica meditativa (indispensabile per il buon esito della terapia) è possibile distanziarsi e decentrarsi dai propri stati interni.

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