La depressione

15La depressione è un disturbo dell’umore molto diffuso: quasi il 20 % della popolazione .

Chiunque ed a qualunque età può essere colpito dalla depressione, se pur è più frequente nelle donne tra i 25 ed i 45 anni di età.

La depressione non è una normale e comune “giornata storta”, bensì presenta altri sintomi che si prolungano nel tempo. Infatti, chi è affetto dalla depressione clinica per più giorni e per gran parte del giorno non riesce più a provare interesse e piacere nelle attività che precedentemente lo interessavano e lo facevano star bene; inoltre, si sente sempre più triste, irritabile, stanco, ha pensieri negativi e vede la propria vita come dolorosa e senza senso.

Col passare del tempo viene a mancare la speranza, le risorse ed il senso di controllo, mentre aumentano il senso di impotenza e di affaticamento per ogni attività sia fisica che mentale; si interpreta la propria vita come un fallimento e pervadono sentimenti come il senso di perdita, la rabbia ed il senso di colpa.

Spesso si finisce per isolarsi o essere  isolati.

Nel dettaglio, i principali sintomi della depressione clinica sono l’umore depresso e/o la perdita di piacere ed interesse per quasi tutte le attività (che precedentemente piacevano ed interessavano), l’anedonia (stanchezza, affaticamento e mancanza di energie), l’abbassamento dell’autostima, la demotivazione, l’aumento o la diminuzione dell’appetito, il rallentamento o l’agitazione motoria, i disturbi del sonno, la mancanza di concentrazione, le difficoltà nel mantenere l’attenzione, le difficoltà nel prendere decisioni, il sentirsi inutili, negativi e/o colpevoli ed in alcuni casi sono presenti anche pensieri di morte o suicidio.

Vi sono diversi tipi di depressione: la reattiva, l’endogena, l’ansiosa, la psicotica, la distimia, di adattamento, la mascherata e la secondaria.

depressioneLe ripersussioni, perciò, coinvolgono la sfera lavorativa, sociale, personale, famigliare e scolastica; senza contare che anche il sistema immunitario e la salute ne risentono.

Questi sintomi depressivi non per forza sono presenti tutti, ma possono alternarsi o presentarsi ciclicamente o in determinati periodi o momenti della giornata.

Spesso la depressione è un disturbo ricorrente e cronico, infatti chi si ammala di depressione può facilmentee soffrirne più volte nel corso della propria vita; in molti casi, inizialmente gli eventi scatenanti sono “esterni”, ma poi spesso le ricadute sono dovute ad “eventi interni”.

Altrettanto spesso il disturbo depressivo si associa ad altre psicopatologie come ad esempio l’ansia, i disturbi del sonno, i disturbi psicosomatici, il disturbo post traumatico da stress, il dolore cronico ed i disturbi alimentari.

La cura per la depressione clinica è sovente l’associazione della farmacoterapia alla psicoterapia ed ancora una volta l’orientamento cognitivo-comportamentale risulta essere uno dei più efficaci.

Le tecniche cognitivo comportamentali per il trattamento della depressione sono:

-Incremento di attività piacevoli;

-Sviluppo di un adeguato sistema di Rinforzi Contingenti Positivi;

-Acquisizione di abilità sociali mediante tecniche del Training di Assertività;

-Tecniche di Automonitoraggio per sviluppare un orientamento alla Internalità (Internal Control) e all’Autoefficacia (Self Efficacy);

-Addestramento nell’acquisizione di abilità cognitive e nella soluzione di problemi (Problem Solving);

-Intervento sull’ambiente (sociale, familiare, ecc.);

-Valutazione e scelta di adeguate strategie e combinazioni terapeutiche;

-Training di assertività (o di abilità sociali);

-Gestione della rabbia;

-Tecniche di rilassamento;

-Miglioramento della produttività;

-Controllo degli attacchi di panico;

-Controllo delle preoccupazioni;

-Tecniche comportamentali, quali il programmare le attività, la prescrizione del sintomo, la prova cognitiva, i training di rilassamento, l’esposizione in vivo, l’assunzione di ruoli, la biblioterapia, etc.;

-Tecniche cognitive, quali le tecniche di riattribuzione, la concettualizzazione alternativa, la registrazione dei PAN, l’esame vantaggi/svantaggi, la decastrofizzazione, lo stop del pensiero, l’uso del paradosso, etc.

Inotre, ai suddetti trattamenti va aggiunta la terapia di terza generazione, che comprende:

-Mindfulness Based Cognitive Therapy ( MBCT);

-Dialectical Behavior Therapy (DBT);

-Acceptance and Commitment Therapy (ACT).