Disturbi del comportamento alimentare

disturbi alimentariLe principali categorie di Psicopatologie che fanno parte dei Disturbi del Comportamento Alimentare sono l’Anoressia Nervosa (AN), la Bulimia Nervosa (BN) ed i Disturbi Alimentari Atipici.

L’Anoressia Nervosa è contraddistinta dal rifiuto del cibo e dalla paura ossessiva di ingrassare, inoltre coinvolge  funzioni psicologiche, neuroendocrine, ormonali e metaboliche.

I sintomi principali dell’Anoressia sono una magrezza estrema con il rifiuto di mantenere il peso al di sopra di una soglia minima ritenuta normale, una forte paura di ingrassare anche in presenza di evidente sottopeso, una grave preoccupazione per il peso e l’aspetto fisico che comprende un’alterazione dell’immagine corporea, la costante insoddisfazione del proprio corpo, il rifiuto di ammettere la gravità delle proprie condizioni di salute e la correlazione del peso con l’autostima, ed, infine, nelle pazienti femminili un’amenorrea da almeno 3 cicli consecutivi dopo il menarca.

La Bulimia Nervosa è contraddistinta da un problematico funzionamento alimentare per cui la persona ingurgita un’eccessiva quantità di cibo per poi attuarre diversi modi per non metabolizzarlo e, di conseguenza, ingrassare, come vomitare, prendere lassativi, purghe, fare esercizio fisico o imporsi digiuni.

Nello specifico, il bulimico sente un bisogno compulsivo di ingerire grandi quantità di cibo, collegato alla spiacevole sensazione di non avere il controllo di tale comportamento; tale bisogno non è dovuto dal desiderio di mangiare quei determinati alimenti, bensì da alterazioni dell’umore, stati d’ansia e stress.

Inoltre, la bulimia può essere distinta in due macro-categorie che sono la bulimia con condotte di eliminazione e la bulimia senza condotte di eliminazione.

Pultroppo, l’incidenza dei Disturbi Alimentari è in costante crescita e colpisce, soprattutto, nell’età adolescenziale e nei giovani adulti.

Alla base del Trattamento Cognitivo-Comportamentale dei Disturbi Alimentari c’è il Modello di Beck, applicato alla bulimia da Fairburn (1981) ed all’anoressia da Garner e Bemis (1982).

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